come fotografare i narcisi fiori selvatici

Come fotografare i fiori selvatici primaverili (narcisi): ce lo spiega Mauro Moroni

Vuoi sapere come fare foto ai fiori selvatici?

In questo articolo ti presentiamo il fotografo Mauro Moroni che ci parla di come fotografare i narcisi selvatici e ottenere immagini ad effetto non solo con la fotografia macro, ma con altri stili di fotografia.

Ti incuriosisce sapere quali tecniche fotografiche e obiettivi usa Mauro per creare questi effetti alle sue immagini?

Allora continua a leggere l’articolo…


Fotografare i fiori selvatici a Lentiai

Lentiai. Provincia di Belluno.

Ci si arriva da Trento, seguendo la statale SS47 della Valsugana e deviando poi sulla SS50 della Val Belluna, oppure da Vicenza dopo avere imboccato la A31 verso Piovene Rocchette oppure anche dalla A27 uscendo a Ponte delle Alpi e percorrendo circa 20-25 minuti di strada di fondo valle.

Perché andare proprio a Lentiai?

Perché se vi piacciono i fiori selvatici e fotografarli, nel suo territorio trovate gli unici prati coperti di narcisi selvatici di tutto l’arco alpino Italiano.

Se ne volete con la stessa densità, in alternativa, dovreste recarvi fino in Slovenia.

Ai margini del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, Lentiai è un paesino di fondo valle (la Val Belluna, appunto) che si articola in un certo numero di frazioni che salgono sulla collina.

Se pensate di dormirci almeno una notte (e ve lo consiglio caldamente per via della solita solfa che le foto più belle si fanno al tramonto e all’alba) prendete in considerazione l’agriturismo Bon Tajer che si trova nella frazione Colderù.

fotografia di fiore primaverile
Al tramonto, con il sole basso e un soggetto che si presti al controluce, si possono ottenere interessanti effetti fotografici sui narcisi. Non preoccupatevi del sole nell’obiettivo e cercate di esporre per le ombre. Se avete voglia fate anche una serie di foto in bracketing, diciamo 5 foto a 2 stop di distanza con quella esposta per il fiore al centro della serie. Poi, se usate Adobe Lightroom, partite dall’HDR fatto con questo programma e lavorate… lavorate… lavorate…

Ai margini dell’unica strada quasi tutta asfaltata che sale verso i prati alti (intorno ai 900-1200 metri di quota) si incontrano ampie distese erbose fittamente punteggiate dai narcisi selvatici:

un lenzuolo bianco ondulato che disegna e definisce il paesaggio prealpino completato da alberi, piccoli boschi e casolari di buona fattura che possono essere interessanti soggetti complementari della seduta fotografica.

Scegliere di fermarsi in un prato di fiori selvatici piuttosto che nell’altro è solo questione di luce e di scelta delle inquadrature che volete ottenere.

Naturalmente dire di non calpestare questi fiori primaverili è un esercizio sciocco: se entrate in un campo di narcisi e vi sdraiate a fotografare non potere evitare di calpestarli, questo è evidente.

Vi dirò quindi di prestare attenzione a danneggiare il meno possibile la fioritura dei narcisi selvatici, per il vostro beneficio e per quello di chi verrà dopo di voi.

Magari, questo sì, resistete alla tentazione di raccoglierli giacché non è solo vietato ma anche molto stupido:

una bella foto dura per sempre, un narciso selvatico colto dura meno di un’ora.

Come si fotografano i narcisi selvatici?

Per esperienza freschissima mi viene da dirvi che appena sbarcate sul prato di fiori selvatici la domanda spontanea è:

“E adesso, dopo avere fatto una foto d’insieme, che cosa fotografo?”

Ecco. Stateci tanto nel prato. Qualche ora. Abbassatevi, fino a 20cm da terra, guardate i narcisi, studiateli, guardate come sono fatti, in che direzione guardano, da dove viene la luce.

Guardate ogni singolo fiore selvatico e l’insieme.

immagine di un narciso con il 400mm-foto di fiori
L’80-400 a 400mm e aperto al massimo (nel caso del mio obiettivo f/5,6) vi permette di esplorare i narcisi a una certa distanza mettendo in risalto il prescelto mentre sfocate piacevolmente il contesto. Se volete un’immagine vagamente pittorica questa è la strada giusta.

Cercate gruppi con più fiori primaverili perché se i singoli narcisi sono interessanti, a essere particolare è la moltitudine e, in qualche modo, il senso della moltitudine sarebbe bene che qualche foto lo restituisse.

Se siete arrivati come me, a metà pomeriggio e vi siete sistemati all’agriturismo allora non aspettate oltre:

andateci subito, la stessa sera, a fotografare i fiori di prato selvatici.

La luce calda e rossastra del sole che tramonta è perfetta, come lo è anche la luce vagamente livida del successivo imbrunire.

Non abbiate paura a includere il sole in controluce, diretto oppure filtrato dai rami degli innumerevoli alberi che – isolati o a gruppi – riempiono il paesaggio e il vostro campo visivo.

Oppure, scegliendo un punto di vista molto basso, mettete il fiore che state fotografando tra voi e il sole, in modo da usare il sole come fonte di luce per il back-lighting e leggere così le trasparenze dei petali.

Andate a fare foto la mattina all’alba e sfruttate la luce prima leggermente azzurra e poi piacevolmente gialla.

Troverete la rugiada e la potrete utilizzare per avere preziose gemme lucenti nelle vostre fotografie.

Se sono giorni molto secchi portatevi pure un nebulizzatore: aiutare moderatamente la natura non è vietato e poi, se la rugiada non c’era, avrebbe sempre potuto esserci!

fotografia di un fiore scattata con un obiettivo macro nikon
Il 105 mm, anche usato non come obiettivo macro, permette di isolare il soggetto principale dal contesto lasciando però che questo sia leggibile. Uno “sviluppo” in chiave alta (high key) renderà ancora più evidente la delicatezza dei narcisi.

A sole sorto ma ancora basso cercate l’illuminazione in luce radente, mettendovi sulla perpendicolare della retta che unisce il sole al fiore selvatico, e usate il verde del prato e l’azzurro del cielo in direzione perpendicolare al sole per avere degli sfondi colorati e contrastanti con il bianco e il giallo tenue dei narcisi.

Portate con voi diversi obiettivi fotografici di diverse focali e non abbandonate la scena che avete cominciato a studiare se non dopo averla esaminata con tutte le focali possibili.

Che tipo di attrezzatura fotografica usare?

Io avevo con me il mio obiettivo 20mm, il 50mm, l’obiettivo macro 105mm, il 24-120mm e l’80-400mm e li ho usati tutti sistematicamente, vedendo con ognuno cose che con un altro obiettivo fotografico mi erano sfuggite.

Ad esempio con l’80-400 alla focale di 400mm potete esplorare i fiori selvatici lontani, a 3-4metri di distanza:

potete vedere e fotografare i narcisi inseriti nel loro contesto posizionando la fotocamera su un treppiedi appiattito la massimo e scegliendo un punto di vista a 15-20 cm da terra.

Si vedono cose stupende!

Il treppiedi e un comando per scatto remoto sono importanti anche perché spesso sceglierete di avere tempi lunghi e vorrete evitare il mosso e micro-mosso.

Studiatevi il rapporto tra il narciso e lo sfondo.

Usando un obiettivo grandangolare da normale a spinto (diciamo dal 28 al 16mm) avrete la possibilità di avvicinarvi molto ai fiori e di inquadrare anche un po’ del mondo circostante che, naturalmente, verrà sfocato, ma non tanto da non rendere l’idea dell’ambiente dove vi trovate.

Se avete dei tubi di prolunga portateli con voi.

Se proverete a usare un tubo di prolunga con un grandangolare più o meno spinto, avrete delle sorprese non trascurabili così come usando lo stesso tubo sul 50mm o sul 105mm.

Non vietatevi niente perché non esiste la soluzione giusta o la ricetta giusta per queste fotografie, ma solo la sperimentazione di tutte le possibilità può permettervi di portare a casa fotografie di fiori complesse e non banali.

Dare libero sfogo a tutte le combinazioni ottiche e alle tecniche che conoscete può essere un buon modo per liberarvi dai pregiudizi e per indurre una visione creativa delle scene che state esplorando (e fotografando).

foto macro fiori primaverili
Il 20mm con un tubo di prolunga da 11mm mette a fuoco il punto più vicino praticamente a contatto con la lente frontale e sfoca rapidamente il resto, anche a diaframmi mediamente chiusi. L’effetto, unito all’azzurro del cielo, crea una visione particolarmente “leggera” ed evanescente, che ben interpreta le caratteristiche del fragile narciso.

Idee creative per fotografare i fiori selvatici di giorno

Quando il sole si alza non andatevene subito.

Piuttosto tirate fuori un bel diffusore traslucido e filtrate la luce solare che incomincia a indurirsi: avrete effetti luminosi dall’alto ma morbidi e avvolgenti.

Magari usate un piccolo pannello riflettente argenteo o dorato per indirizzare un flusso di luce più intenso e vivace sul narciso o sulla parte di esso che volete enfatizzare o fare risaltare.

Con poco e poca spesa potete realizzare un piccolo set usando dei plamp (qui potete trovare come costruire un plamp) per tenere i pannelli e il diffusore, ma se vi portate un paio di amici e vi aiutate a turno risparmiate ulteriormente, vi divertite di più e potete stimolarvi reciprocamente con idee e suggerimenti.

Scattate in raw, ovviamente, e scaldate un po’ il bianco già in fase di ripresa, magari posizionando il selettore della temperatura di colore sui 6200-6400 °K.

In tutte le riprese tenete sempre l’istogramma il più possibile a destra e tenete gli ISO decisamente sotto la soglia del rumore, intorno a valori come 100 o 200, per capirci.

Tanto avete tanta luce e il cavalletto.

Se c’è un po’ di vento aiutatevi con il pannello e con il diffusore per proteggere i fiori primaverili e scattate a raffica, una foto ferma vi viene di sicuro.

Oppure lasciate che il narciso si muova sotto un vento leggero e scegliete un tempo di posa lungo, chissà che non venga qualcosa di interessante…

Se avete portato un flash potreste scegliere un tempo di posa lungo, diciamo mezzo secondo, e sincronizzare il flash sulla seconda tendina.

Il tempo lungo vi darà un piacevole mosso e il flash in chiusura congelerà il moto e vi permetterà di avere un vista del fiore narciso fermo.

Inutile dire che il flash va diffuso molto bene.

foto di un campo di fiori a Lentiai - fiori di prato selvatici
Rendere l’idea dell’insieme, dell’inserimento del fiore primaverile nel suo contesto è un elemento aggiuntivo della narrazione. Poco importa in questo caso se l’insieme è disordinato perché è la realtà a esserlo e voi la raccontate. In questo caso il 50mm a tutta apertura mantiene comunque un po’ di profondità nell’immediato intorno del fuoco e permette di contestualizzare.

Alle 10:00, al più tardi alle 10:30 avrete finito di fotografare i fiori perché il sole sarà troppo alto e la luce troppo dura. Tornate all’agriturismo e lavorate un po’ sulla post-produzione scegliendo trattamenti delicati che esaltino la morbidezza dei colori.

L’high-key è un po’ il leit-motiv di queste fotografie di fiori.

Se dopo la post non siete soddisfatti… potrete ritornare sul luogo del delitto al tramonto e riprovarci e, magari, pure la mattina dopo!

Un’ultima cosa: la fioritura dei narcisi dura, secondo le stagioni e gli anni, dai 10 ai 20 giorni massimo. Quindi pianificate in anticipo la vostra gita l’anno prossimo e certamente troverete delle splendide opportunità fotografiche.

Buon divertimento!

[BONUS] Video fotografico: narcisi selvatici dall’alba al tramonto

Se ti è piaciuta questa guida su come fotografare i narcisi selvatici (e gli altri fiori primaverili in generale) puoi vedere un video fotografico creato da Mauro Moroni.

La presentazione che segue è un invito a visitare Lentiai (BL) e a godere della bellezza di questi fiori spontanei, semplici e delicati.

Tale località infatti è uno degli ultimi luoghi sulle Alpi italiane dove si possono trovare prati che, in maggio, si riempiono di narcisi selvatici.


Qui termina il racconto fotografico di Mauro Moroni che come abbiamo letto si è recato a Lentiai per spiegarci e farci vedere con le sue bellissime immagini come fotografare i narcisi selvatici in diversi modi e usando molti obiettivi fotografici.

Se vuoi saperne di più sulla macro fotografia qui trovi l’intervista e le belle immagini di un fotografo naturalista, Matteo De Maria.

Per concludere, cosa ne pensi delle fotografie di fiori selvatici? Faccelo sapere lasciando un commento.

* Tutte le fotografie dei narcisi e fiori selvatici presenti in questo articolo sono Copyright di Mauro Moroni

Come fotografare i fiori selvatici primaverili (narcisi): ce lo spiega Mauro Moroni was last modified: Marzo 31st, 2017 by Mary Di Mauro

5 commenti su “Come fotografare i fiori selvatici primaverili (narcisi): ce lo spiega Mauro Moroni”

  1. Non sono quelli gli unici prati di narcisi selvatici di tutto l’arco alpino. Ce ne sono altri, molto vasti e fitti di narcisi, sull’Altopiano di Asiago. Ma preferisco non specificare meglio il luogo.

  2. Ciao sapete consigliarmi un buon obiettivo fotografico (magari che non costi tanto) per fare delle fotografie macro? sono anche io interessata a fotografare i fiori in modo particolare come Mauro.
    Grazie in anticipo

  3. Ciao sono Marc e trovo interessante questo articolo di Mauro Moroni.
    Non avevo mai pensato di impegnarmi così tanto per fotografare i fiori selvatici e complimenti per le bellissime foto ai narcisi molto particolari.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *